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La pesca a scarroccio a bolentino

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    La pesca a scarroccio a bolentino si pratica lasciandosi portare lentamente dal vento. La nostra barca si muoverà trascinando le montature su fondali sabbiosi o fangosi che, quindi, non rischiano di farci incagliare.

    La pesca a scarroccio a bolentino

    Ok, se sei su questo sito web lo sai, è uno spazio personale in cui si parla di pesca in mare, che io stesso (Matthieu Amato) pratico con i miei prodotti a marchio Amato, e tutto questo è possibile anche grazie al migliore negozio di pesca online PESC.IT che mi supporta (mi supportate voi, se comprate tutte le vostre canne e mulinelli lì, oltre che su AMATO.IT). Chiusa parentesi, vediamo di approfondire la pesca a scarroccio.

    Come funziona?

    Su questo tipo di fondale troveremo soprattutto grufolatori (oltre a incontri casuali con pesci di mezz’acqua, certo…); e, comunque, saranno qui pesci ad attirare le nostre attenzioni perché più pregiati.

    Il terminale classico è meno catturante rispetto a quelli che ti descriverò dopo, però te ne voglio parlare in modo che tu possa notare le differenze con gli altri. Anche perché ci sono migliaia di persone che pescano così, dall’Adriatico al Tirreno, per cui, se conosci tutte le differenze tra i terminali da pesca in mare, sarai già un passo avanti rispetto alla gran parte di chi va a pesca a bolentino.

    Quali esche si usano nel bolentino a scarroccio

    Anche se questo non vuole essere l’articolo più lungo sullo scarroccio mai scritto, lasciami dire quali esche si possono usare, giusto per dare qualche informazione pratica a chi magari a bolentino non è mai andato.

    Nello scarroccio potrai usare queste principali esche:

    • Vermi di mare come americano, arenicola, muriddu
    • Cefalopodi (totano, calamaro o seppia) fatti a striscioline
    • Piccoli cefalopodi interi
    • Tentacoli di moscardino o polpo
    • Gamberi (interi o sgusciati)

    Poi ogni esca che la fantasia ti suggerisce potrà esser “ad provare”. L’unica alternativa che nomino qui è lo scarroccio costiero estivo alle mormore coi bigattini ma… è una pesca un po’ diversa e che penso approfondirò la prossima estate qui sul blog.

    Bolentino a scarroccio: come non fare la montatura

    La montatura da pesca classica prevede un unico bracciolo situato sotto un piombo scorrevole. Questo vuol dire che il bracciolo sarà interamente posato sul fondo e che il piombo gli aprirà la strada, magari smuovendo la sabbia e attirando l’attenzione dei pesci. Per costruire questo terminale passiamo la lenza madre (nylon di diametro 0,25-0,35 millimetri) nella zavorra e leghiamo una girella con moschettone; a quest’ultimo agganceremo un bracciolo di circa 1 metro o poco più, realizzato con il migliore filo fluorocarbon e ami adatti alle prede cui miriamo. Per iniziare, un filo dello 0,25 mm e un amo del 6 andranno benone nella maggior parte dei casi. Questo terminale però ha solo un innesco, e non consente di sostituire il piombo senza tagliare la lenza madre vicino alla lenza. Per questo non te lo consiglio. È un modo di pescare “basilare” che ti può permettere certo di catturare bei pesci ma non è quello che ti consiglio se vuoi fare scarroccio al meglio. So bene che migliaia di pescatori lo utilizzano e ci prendono pesci ma… se hai davvero passione, prova almeno a scoprire le prossime soluzioni che ti sto per spiegare.

    Terminale genovese da pesca: rischioso per i garbugli

    Pescare a scarroccio con un solo amo è la soluzione più semplice, in termini sia di costruzione sia di utilizzo del terminale, perché è quasi impossibile che si ingarbugli e che ci dia dei problemi. Tuttavia, esistono delle altre versioni e la più famosa tra queste è il cosiddetto “terminale genovese”, così chiamato perché probabilmente ideato dai pescatori del capoluogo ligure, che prevede l’utilizzo di un secondo amo montato al di sopra del piombo. I braccioli in questo caso saranno più corti ma… il rischio di ingarbugliare usando un piombo scorrevole sarà notevole, per cui anche questo sistema va lasciato nel novero dei terminali “storici” e non attuali.

    Terminale monoamo da bolentino: il migliore

    Se vuoi pescare con un solo amo, sappi che esiste un terminale più raffinato, che nasce dall’esperienza tecnica accumulata dai garisti. L’espediente è di non montare un piombo scorrevole ma un piombo a pera, con girella od occhiello, su un supporto che, questo sì, possa scorrere. Il supporto in questione sarà una perlina a doppio foro, da collegare alla zavorra con una decina di centimetri di nylon. In gergo si chiama deriva o “prolunghino”. Questo piccolo spezzone ci servirà a cogliere meglio le abboccate grazie allo scossone della vetta e, nello stesso tempo, lascerà all’amo una piccola possibilità nel senso opposto a quello della direzione di scarroccio…

    Calamenti a due ami per pescare a bolentino a scarroccio

    In questa tecnica di pesca in mare dalla barca possono essere utili calamenti a due ami, specie nei momenti di pesca in cui il pesce è presente e si possono fare delle “doppiette”. Insomma, due catture alla volta.

    Il bolentino infatti richiede attenzione sulla canna e non è possibile pescare bene con tante canne come invece si fa da terra, sul molo o sulla spiaggia.

    Quando è possibile pescare con più canne in simultanea?

    Nella pesca a bolentino, personalmente, metto più canne in pesca solo nello scarroccio sottocosta alle mormore; lo si può fare solamente nelle giornate tranquille in cui il meteo lo consente.

    In tutti gli altri casi (sto parlando di bolentino costiero e medio) il mio consiglio è quello di concentrarti a pescare bene con una canna. I risultati saranno migliori.

    Razzolare il fondo con il terminale “da razzolo” a due braccioli

    Dicevamo  che quando i pesci sono rilevanti (come taglia) e ben presenti, può essere il caso di impiegare terminali a due braccioli che chiamo “da razzolo” (li trovi al numero 38 – nella tabella dei terminali AMATO.IT) perché servono a razzolare sul fondo. Girovagando a scarroccio (meglio se non a casaccio) trascinerai con te questo terminale a due braccioli in fluorocarbon. Sarà una lenza rinforzata adatta alle grandi orate, ma capace di prendere pagelli, saraghi, gallinelle, pagri e quant’altro il mare abbia da offrire. Particolarità del bracciolo basso è quella di avere due ami in serie. Questo rende l’amo inferiore perfetto per l’innesco del gambero con guscio (buccia, carapace, chiamiamolo come vuoi). Quindi metterai ami gambero intero sotto e pezzettone di polpa di gambero sull’amo sopra.

    Se non hai tempo di costruire i terminali, o semplicemente vuoi avere esempi da riprodurre da solo, li puoi comprare qui su AMATO.IT. (non è un gran business per l’azienda ma è una cosa che ci contraddistingue in un panorama commerciale in cui imperversano montature cinesi fatte da chissà chi… che neppure sa come è fatta un’orata).

     

    Qual è la migliore canna da pesca a bolentino per lo scarroccio?

    Al link che segue puoi trovare la mia selezione delle migliori canne da pesca a bolentino in vendita su PESC.IT. Vanno tutte bene le canne tra 3 e 5 metri (io non te le suggerirei più corte). Spero che le info date fino a qui possano esserti utili.

    Se farai belle catture con il mio fluorocarbon F1 AMATO, con i miei ami (ottimi gli AMATO Serie A “alfa” e AMATO Serie B “bravo” per questa pesca) mandami le foto e le condividerò su sito e social.